Tabelle di portata: la “carta d’identità” obbligatoria per le scaffalature metalliche industriali

Marco CazzinApprofondimenti, Normative e approfondimenti

I cartelli di carico delle scaffalature metalliche industriali accompagnano qualsiasi tipo di scaffalatura: portapallet, cantilever, soppalchi e scaffalature leggere, a incastro e picking. Per ogni scaffalatura c’è infatti l’obbligo di affiggere i relativi cartelli di portata: il cartello va posto in un luogo sempre ben visibile, direttamente sulle scaffalature o in prossimità di questa.

Come sono composte le tabelle di portata delle scaffalature metalliche industriali?

Le tabelle di portata delle scaffalature metalliche industriali utilizzano colori e simboli in conformità ai regolamenti della segnaletica sulla sicurezza, rappresentate dalle direttive 92/58/CEE. Le informazioni che vengono riportate nella tabella di portata sono informazioni fondamentali per l’utilizzo in sicurezza della scaffalatura metallica industriale, e trattandosi queste di segnalazioni operative, per maggiore chiarezza è necessario – diremmo addirittura fondamentale – che gli utilizzatori dell’attrezzatura siano informati e formati su come leggere le tabelle di portata.

Per questo noi di Emaf, come fornitori della scaffalatura metallica industriale, quando consegniamo le tabelle di portata facciamo una specie di “minicorso” illustrando le informazioni contenute nella tabella di portata e spiegando come questa vada letta.

Che cosa deve riportare la tabella di portata secondo la normativa UNI EN 15635?

La tabella di portata – secondo la normativa UNI EN 15635 che ne definisce i dettagli – deve riportare una serie di simboli. Questi simboli stanno a significare “attenzione”, “divieto di accesso”, “divieto di salita sullo scaffale”, “pericolo”, tutti con colori e forme rispondenti ai regolamenti sulla segnaletica per la sicurezza.

Al fianco di questi simboli devono essere riportati dei brevi commenti illustrativi, quindi l’indicazione di attenzione, il richiamo alla conduzione di ispezioni regolari per controllare la corretta applicazione di impiego d’uso, l’attenzione che i carichi siano entro i limiti di sicurezza consentiti, attenzione ad eventuali danni accidentali o al distacco di componenti strutturali che possano creare problemi alla scaffalatura, l’invito a non arrampicarsi sulla scaffalatura, a non modificare la struttura, a controllare con costanza il fronte della scaffalatura, a fare presente qualunque danno alla persona responsabile per la sicurezza: ogni persona addetta al magazzino infatti ha l’obbligo di informare il responsabile della sicurezza aziendale se vede dei danni.

Viene sempre chiesto di fare riferimento alla normativa UNI EN 15635 e in caso di dubbi contattare sempre il fornitore.

Nella tabella di portata viene poi riportato un disegno del tipo di scaffalatura metallica industriale per cui stiamo componendo la tabella di portata, e su questa viene indicata generalmente l’altezza del primo corrente, il carico massimo di tutta la campata, il carico massimo per il livello di corrente, i numeri di livelli in altezza, con presente sempre uno spazio che deve essere utilizzato per avere tutte le informazioni del fornitore: ragione sociale, indirizzo, numero di telefono ed eventuale sito Internet.

Quanto devono essere grandi le tabelle di portata per le scaffalature industriali?

Le dimensioni suggerite dalla normativa sono sostanzialmente due: per quanto riguarda i porta pallet, soppalchi, scaffalature drive in, il formato suggerito dalla normativa è un foglio A3. Per quanto riguarda invece la scaffalatura a ripiena leggera, per picking e per la scaffalatura cantilever è il formato A4. Per i cantilever c’è anche la possibilità di adattare la tabella ad un formato A5 per ragioni di spazio.

Marco Cazzin